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Energieselskap non ha ricevuto esenzioni dopo la frode del direttore

Energieselskap non ha ricevuto esenzioni dopo la frode del direttore

È stato solo nell’autunno 2019 che il direttore generale del business norvegese di Edison è stato contattato dal CEO di Edison Nicola Monti in Italia e da un avvocato d’affari italiano. Gli è stato detto che l’azienda norvegese doveva contribuire a un’acquisizione sensibile e riservata di un’altra società facendo un’offerta per il prezzo di acquisto. L’importo deve essere rimborsato successivamente.

Nell’ambito di questo, i trasferimenti sono stati effettuati pagando un totale di 13 fatture ad aziende di Hong Kong. 130 milioni di NOK al tasso di cambio di allora. Il pagamento è stato effettuato al di fuori delle normali procedure di approvazione della società, poiché si dice che richieda discrezione in relazione all’acquisizione. Ma poi l’allarme è scattato internamente. Si scopre che il contatto con il direttore generale non era Monty e l’avvocato dell’azienda, ma truffatori.

Disaccordo con l’Agenzia delle Entrate

Molti norvegesi che hanno perso denaro potrebbero trarre conforto dal fatto che potrebbero almeno scrivere in tasse. Edison ha parimenti dedotto la perdita della dichiarazione dei redditi dell’esercizio.

Ma le autorità fiscali norvegesi non erano d’accordo con questa valutazione. L’Agenzia delle Entrate ha preso una decisione nel 2021 in cui alla società è stata negata completamente l’esenzione e ha aumentato il reddito imponibile della società per l’importo corrispondente.

Edison, che alla fine è stata acquisita e ribattezzata da Swal Energy, ha risposto intentando una causa contro lo stato. La questione è stata trattata per la prima volta dal tribunale distrettuale di Sør-Rogaland, che ha assolto l’agenzia delle entrate. Swall ha presentato ricorso contro la sentenza, ma le cose non sono andate bene per la società quando il caso è stato recentemente dinanzi alla Corte d’Appello Gulating.

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Le spese processuali sono imposte

La Corte d’appello ha convenuto che le perdite derivanti da furto, frode, adulterio, contraffazione o altri atti criminali possono essere esentate a seconda delle circostanze. Fermo restando, però, che la perdita deve essere strettamente correlata all’attività reddituale del contribuente.

In questo caso, i pagamenti e le conseguenti perdite sono stati giudicati non sufficientemente correlati alle operazioni di petrolio e gas della società. Il tribunale ha ritenuto che lo scopo del pagamento fosse esclusivamente a vantaggio del presidente del gruppo, che era quello di facilitare la presunta acquisizione di un’altra società da parte del presidente del gruppo.

“La Corte d’appello non ha ritenuto che i pagamenti fossero stati effettuati affinché Edison ricevesse un reddito imponibile in Norvegia”, si legge nella sentenza.

Inoltre, la Corte d’appello non ha ritenuto che i pagamenti potessero essere considerati un’attività separata ai sensi della legge, in quanto Edison in Norvegia non è mai stata coinvolta nell’acquisizione di altre società. Si è pertanto ritenuto che il danno non fosse detraibile ai sensi della Legge Tributaria e il ricorso è stato rigettato. Sval Norge è stato condannato a pagare circa 128.000 NOK in spese legali.

Il direttore esecutivo delle comunicazioni di Swal Energy, Tom Gedero, non ha risposto alle domande di Capital prima che il caso andasse in stampa.