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Ex soldato tedesco condannato a cinque anni e mezzo per aver complottato un omicidio

Un tribunale tedesco venerdì ha condannato un ex soldato a cinque anni e mezzo di carcere per un complotto di omicidio.

Franco Albrecht è stato condannato per aver pianificato un attacco di estrema destra e essersi spacciato per un rifugiato siriano.

– Il giudice Christoph Koller afferma che l’imputato è colpevole di aver pianificato un grave atto di violenza che mette in pericolo lo stato.

Simpatie neonaziste nell’esercito tedesco

L’ultima inchiesta si è concentrata sulle simpatie neonaziste nell’esercito tedesco e sulla capacità dei servizi di sicurezza di combattere l’estremismo di destra. Il ministro dell’Interno ha descritto questa come la più grande minaccia per il Paese.

– La giornalista Annette Ramelsberger ha sottolineato sul quotidiano Süddeutsche Zeitung prima del verdetto che questa era la prima volta nella Germania del dopoguerra che un membro delle forze armate era stato accusato di aver pianificato un attacco terroristico.

Si finse un rifugiato

L’ex soldato 33enne è stato ritenuto colpevole di aver inserito tra i suoi potenziali obiettivi ministri, funzionari eletti e un importante attivista ebreo per i diritti umani.

– Voleva lanciare un attacco con un grande impatto politico, ha detto l’avvocato Karin Weingast nelle sue osservazioni conclusive.

Albrecht ha una madre tedesca e un padre italiano. Presumibilmente si è scurita la pelle con il trucco e ha finto di essere una povera rifugiata. Albrecht ha trascorso 15 mesi a frodare il servizio di immigrazione nonostante non parlasse arabo.

È stato arrestato nel 2017

Albrecht è stato arrestato nel 2017 quando ha cercato di recuperare una pistola dell’era nazista nascosta in una toilette all’aeroporto internazionale di Vienna. La sua frode è stata scoperta quando le sue impronte digitali hanno abbinato due identità separate.

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Immediatamente dopo l’arresto, l’allora ministro della Difesa Ursula van der Leyen, ora presidente della Commissione europea, ha affermato che il caso di Albrecht indicava un “problema attitudinale” più ampio nell’esercito tedesco.

La corte ha ritenuto che Albrecht avesse pianificato l’attacco utilizzando sia una pistola che altre armi ed esplosivi presi dall’esercito tedesco.