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I “Geo Genitori” Sfidano Le Nuove Regole Italiane Ma Evitano L’Arresto – Doc

I “Geo Genitori” Sfidano Le Nuove Regole Italiane Ma Evitano L’Arresto – Doc

“Geoparents” durante un’operazione di salvataggio nel Mar Mediterraneo. Immagine standard: TG3 / RAI / Twitter.

La nave norvegese “Geo Parents”, utilizzata dall’Ong Medici Senza Frontiere (Msf) per il trasporto di migranti in Italia, è partita martedì pomeriggio dopo essere stata fermata sabato pomeriggio dalle autorità italiane. La nave ha attraccato con 237 migranti.

Il motivo del soggiorno era che “Geoparents” ha effettuato tre operazioni in cui i migranti sono arrivati ​​ai moli in Italia, nonostante un nuovo decreto italiano entrato in vigore nel nuovo anno che li vieta. Le navi delle ONG svolgono più di una funzione prima di istituire un porto sicuro.

I “Geo Parents” sono stati autorizzati a lasciare La Spezia dopo che lunedì la polizia italiana ha interrogato per otto ore il capitano della nave, secondo quanto riferito. ANSA. Un’agenzia di stampa italiana ha riferito che la nave norvegese era rientrata nel Mediterraneo centrale.

Dopo la prima operazione nel Mediterraneo al largo della Libia, nel pomeriggio del 24 gennaio, alla nave è stato assegnato un porto sicuro per i migranti in Italia.

Sulla strada per La Spezia, “Geoparents” ha ricevuto una richiesta dall’ONG alarm phone per venire in soccorso di un’altra barella di migranti sulle coste della Libia alle 4 del mattino del 25 gennaio. Alle 7 del mattino di quel giorno, la nave iniziò così l’operazione numero due.

“Geoparents” ha scelto di intervenire perché non era sicuro che altre navi potessero aiutare, e le autorità italiane non hanno risposto alla richiesta della nave di ulteriori azioni, scrive l’ANSA.

Una terza operazione è avvenuta più tardi quello stesso giorno, alle 12, con “Geo Parents” che ha prelevato i migranti da un gommone. Il Giornale E’ stato monitorato dal piano di osservazione della Ong “Sea Bird 2” con base a Lampedusa.

Grafica: VesselFinder.

Dopo lo sbarco dei migranti a La Spezia, i “Geo Parents” sono rimasti per tre giorni mentre le autorità italiane indagavano se la nave norvegese avesse violato il nuovo ordinamento giuridico, il che sarebbe equivalso all’arresto. Ma non è andata così.

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In altre parole, il governo italiano si è astenuto dall’usare il pugno di ferro contro le ONG, ma in pratica il traffico migratorio delle navi delle ONG è notevolmente diminuito. Dei cinquemila migranti arrivati ​​in Italia via mare a gennaio, solo il 9 per cento lo ha fatto con l’ausilio di navi non governative.

La domanda è se queste cifre reggeranno quando “Jeo Parents” ha sfidato gli obiettivi delle nuove regole e ha agito senza conseguenze.

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