Un negazionista dell’Olocausto di 95 anni condannato al carcere

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Un negazionista dell’Olocausto di 95 anni condannato al carcere

Haveverbek è considerato una figura di spicco negli ambienti di estrema destra e la stessa corte lo ha condannato a dieci mesi di prigione nel novembre 2015. Haveverbek ha presentato ricorso contro la sentenza e circa nove anni dopo il caso è tornato in tribunale.

Chiunque sostenga, neghi o minimizzi pubblicamente la portata del genocidio degli ebrei rischia fino a cinque anni di carcere in Germania.

La dichiarazione che ha condannato Haverbeck è stata resa mercoledì durante il processo contro un’ex guardia delle SS nel campo di concentramento di Auschwitz, nella Germania nazista. Haverbeck ha detto ai giornalisti che Auschwitz non era un campo di sterminio, ma un campo di lavoro.

Ha anche negato il genocidio delle persone avvenuto lì. Circa 1 milione di ebrei e altre 100.000 persone furono assassinate ad Auschwitz-Birkenau, nella Polonia occupata, durante la seconda guerra mondiale. Durante la guerra i nazisti uccisero complessivamente 6 milioni di ebrei.

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– Non ho mai negato l’Olocausto, ha affermato Haverbeck in tribunale. Ha detto di aver fatto solo domande, prima di ripetere una delle dichiarazioni di cui è stata accusata.

Haverbeck ha già scontato più di due anni di carcere per negazione dell’Olocausto ed è stata condannata a un anno di carcere per lo stesso nel 2022. Deve ancora scontare quella pena. Nella sentenza emessa mercoledì la Corte ha affermato che si ritiene che quattro mesi di pena siano stati scontati a causa del lungo ritardo delle procedure legali. La sentenza può essere impugnata.

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