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Boxe, lotta per il titolo di arti marziali nel pugilato dallo scandalo nazista

– È un peccato, dice a Netavision il pugile professionista Hassan Nordin.

C’era piena eccitazione e titoli lo scorso fine settimana sulla battaglia per il titolo italiano Super Featherweight nel pugilato.

Il giorno prima della partita nella città italiana di Trieste, Hassan Nordin ha notato che il nemico Michael Broily aveva tatuato diversi simboli nazisti sulla parte superiore del corpo.

È stato quando ho messo su peso che l’ho notato per la prima volta. La mia reazione è stata che ho cercato di essere calmo ed evitare di pensarci. Ho cercato di concentrarmi sulla partita, dice Nordin a Netavision.

– Una vergogna

Tuttavia, dopo aver ottenuto tutto un po’ più in là, non ha mostrato alcuna pietà nel menzionare i tatuaggi del nemico.

– È un peccato, e ci sono tatuaggi davvero disgustosi, dice.

Nordin, cittadino italiano nato in Marocco, ha vinto la partita per consenso e non ha nascosto di aver guadagnato un gusto in più considerando chi fosse il nemico.

– Certamente sì, questa è una doppia vittoria per me e la mia squadra, dice Nordin.

Il 34enne ritiene che la Federazione Pugilistica Italiana dovrebbe esserne consapevole e ha impedito a Broil di lottare per il titolo sotto la loro bandiera.

Tempesta di tempesta

La partita è stata trasmessa in diretta sul sito del Gazzetto dello Sport, il più grande quotidiano sportivo della serie. Il tatuaggio ha creato una tempesta di spettatori tra il pubblico arrabbiato, a cui hanno risposto duramente.

Tra le altre cose, Broily ha tatuato il numero 88 sul muscolo pettorale sinistro, il codice numerico di Hail Hitler. Inoltre, il teschio utilizzato dalla squadra paramilitare che gestiva i campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale è visibile sulla parte superiore del corpo di Broily. Su di lui sarà immortalato lo stemma di un’organizzazione nazista appartenente al Veneto.

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Secondo Telegrafo Avrebbe dovuto salutare i fascisti nel suo angolo prima della partita e i suoi sostenitori avrebbero dovuto cantare canzoni naziste.

Sul caso ora la polizia sta indagando e Broly rischia di essere espulso dalla Federazione Pugilistica Italiana.

Non è stato possibile raggiungere il quotidiano online per un commento su Michael Broley, ma il suo allenatore Denise Conte ha dichiarato all’agenzia di stampa Ansa:

Michael parla solo di giochi e gli piace solo giocare. È il modello di un atleta che si alza alle quattro del mattino e si allena.

Dopo la vittoria di sabato, Nordin si distingue nella sua carriera pugilistica professionistica con 13 vittorie e 5 sconfitte. Ora è il detentore del titolo in Super Featherweight e il campione italiano.