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Scaricare rifiuti radioattivi nell’Oceano Pacifico

Scaricare rifiuti radioattivi nell’Oceano Pacifico

Giovedì un milione di tonnellate di liquami radioattivi verranno rilasciati nell’Oceano Pacifico da una centrale nucleare nella grande città di Fukushima, nel nord-est del Giappone.

Lo hanno riferito numerosi media internazionali, tra cui Guardiano e danese extrabladet.

Questo è il vero incidente nucleare


Il piano è diventato argomento di dibattito perché l’acqua contiene trizio, un materiale radioattivo che non può essere rimosso dalla tecnologia di filtraggio dell’acqua dell’impianto.

luce verde

Già due anni fa il Giappone aveva deciso di gettare i rifiuti in mare e nel frattempo il Paese ha ricevuto pesanti critiche da più parti per aver utilizzato l’Oceano Pacifico come “sistema fognario privato”.

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica aveva dato il via libera all’attuazione qualche settimana fa.

Essi affermano, tra l’altro, che il danno potenziale che un tale scarico potrebbe causare all’ambiente, rispettivamente alle persone e agli animali, sarebbe di natura “trascurabile”.

Anche l’esperto nucleare dell’Università di Adelaide Tony Hawker fa luce su questa affermazione.

– Il trizio è stato rilasciato dalle centrali nucleari per diversi decenni senza effetti negativi dimostrabili sull’ambiente o sulla salute, ha detto al Guardian.

Soluzione sbagliata

Tuttavia, la successiva dimissione non poteva passare inosservata. Sia i partner commerciali che le organizzazioni ambientaliste ritengono quindi che ci saranno conseguenze in molti settori.

– Il governo giapponese ha scelto da tempo la soluzione sbagliata; Nello specifico, decenni di inquinamento marino in un momento in cui gli oceani del mondo stanno già affrontando molto stress e stress, afferma Sean Burney di Greenpeace East Asia.

Protesta: molti sudcoreani sono scesi in piazza per protestare contro i piani giapponesi.  Fotografia: Anthony Wallace/AFP

Protesta: molti sudcoreani sono scesi in piazza per protestare contro i piani giapponesi. Fotografia: Anthony Wallace/AFP
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Anche Hong Kong, un mercato importante per le esportazioni di pesce giapponese, ha minacciato restrizioni.

Fare finta

Si dice che anche i pescatori locali si siano opposti al progetto, poiché temono che possa distruggere l’industria della pesca della zona; sostengono che pompare acqua nei pescherecci potrebbe essere dannoso.

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Anche in Corea del Sud la gente era disgustata da questi piani. Molti manifestanti sono scesi in piazza negli ultimi giorni per esprimere il loro malcontento per la decisione di Tokyo.

secondo ap Si dice che diverse centinaia di sudcoreani abbiano partecipato alla manifestazione di martedì 22 agosto.

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