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Scioperi in tutta Italia contro le politiche di tagli sociali e di guerra della Meloni

Scioperi in tutta Italia contro le politiche di tagli sociali e di guerra della Meloni

Venerdì 26 maggio i lavoratori dei trasporti italiani, dipendenti di aziende pubbliche e private che gestiscono servizi locali ea lunga percorrenza, hanno scioperato per 24 ore, insieme a molti lavoratori della scuola pubblica. I conducenti di treni, tram e autobus hanno iniziato uno sciopero con gli insegnanti in ben 25 città diverse, ea Trieste si sono uniti i lavoratori portuali, tutti chiedendo salari più alti, lavoro sicuro e migliori condizioni di lavoro. A Milano, Napoli e Torino, gli scioperanti hanno sfilato per il centro cittadino scandendo:Abbassate le armi, alzate i salari!(Abbasso le pistole, con lo stipendio!).

A Roma scolari e studenti hanno risposto all’appello del sindacato Unione sindacale di base (USB), manifestato davanti al Ministero della Pubblica Istruzione. In Lombardia i servizi ferroviari di Trenord sono stati sospesi per 24 ore, mentre Trenitalia ha scioperato dalle 09:00 alle 17:00. A Napoli è stato sospeso per 24 ore l’intero sistema di trasporto pubblico, comprese metro, bus, tram e funivie, come anche a Torino e Palermo. I lavoratori scioperarono anche a Genova, Firenze, Livorno, Bari e Catania. Anche i dipendenti dei caselli autostradali delle principali autostrade hanno scioperato, provocando lunghe code.

Sciopero dei lavoratori dell’industria del mobile, 21 aprile 2023 [Photo by Fillea Cgil / flickr / CC BY-SA 2.0]

Gli scontri sono scoppiati a Milano quando gli aggressori si sono spostati verso la sede dell’associazione di categoria Confindustrias, presidiata in maniera massiccia. I manifestanti hanno cercato di sfondare le barriere e hanno lanciato pomodori e uova. La polizia, rinforzata dalla polizia militare, ha risposto con scudi e manganelli.

Alcuni servizi ferroviari ad alta velocità, come Frecce e ICE, sono stati esclusi dallo sciopero. Sono state esentate dallo sciopero del transito anche la città di Roma e le regioni alluvionate Emilia-Romagna e Marchi, così come il traffico aereo. Negli aeroporti domenica 4 giugno è stato proclamato uno sciopero nazionale.

Le principali richieste sono state: aumenti della paga mensile con un valore netto di 300 euro e adeguamento della paga all’inflazione. retribuzione oraria minima di 10 euro per coloro il cui reddito è ancora al di sotto di tale livello; e la fine dei lavori precari, temporanei e poco retribuiti.

Ci sono stati diversi scioperi in Italia a maggio che chiedevano salari più alti e maggiore sicurezza sul lavoro. Questi scioperi fanno parte di un crescente movimento nella classe lavoratrice europea, da Francia, Spagna e Regno Unito, agli allarmanti movimenti di sciopero in Germania e Scandinavia, e ai recenti scioperi degli insegnanti in Romania.

I lavoratori dei trasporti in Italia hanno iniziato uno sciopero nazionale di quattro ore il 2 maggio. I controllori di volo hanno scioperato il 3 maggio, supportati dal personale di cabina di Air Dolomiti e Vuelding. Il 19 maggio il personale di terra di tutti gli aeroporti italiani ha scioperato per protestare contro lo sfruttamento, la fame e le precarie condizioni di lavoro. In ITA Airways, l’erede di Alitalia, che sta per essere rilevata da Lufthansa, ci sono già stati diversi scioperi sul lavoro per protestare contro il taglio di 4.000 posti di lavoro.

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