sabato, Luglio 27, 2024

Dovrebbero essere stabiliti i requisiti per la documentazione della ricerca

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Bertina Buccio
Bertina Buccio
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Cronaca: Il Consiglio norvegese della ricerca e lo Stato in quanto cliente dovrebbero stabilire requisiti chiari per la documentazione – non solo la pubblicazione – della ricerca per la quale pagano.

Un giorno mi sono imbattuto in un interessante articolo scientifico; Era così rilevante per la mia ricerca che mi sono preso la libertà di contattare uno degli autori dell’articolo e ho chiesto di vedere il rapporto con i dati.

La risposta mi ha sorpreso, o mi ha davvero sorpreso.

“No, non abbiamo nessun altro rapporto o documentazione oltre a una serie di articoli accademici e articoli scientifici divulgativi”, si legge nella risposta via e-mail.

Evita le segnalazioni

Mentre leggevo la risposta, mi è venuta in mente una dichiarazione di qualche anno fa di un collega che allora lavorava presso un noto istituto di ricerca in Norvegia.

La persona ha dichiarato di aver preso la decisione del management di smettere di creare “rapporti” sui progetti del Consiglio di ricerca, ma di procedere “direttamente” con la scrittura di articoli.

Quando ho chiesto informazioni sull’accesso al database a un ricercatore dello stesso istituto, ho ricevuto la risposta: “Sì, ho un foglio Excel con i dati da qualche parte…”

Il mio punto non è quello di segnalare colleghi o istituti diversi dal mio; Abbiamo anche i nostri maiali nella foresta.

Ciò su cui voglio attirare l’attenzione sono le motivazioni dietro questo sviluppo.

Comunicazione, non documentazione

Nelle ricerche su commissione, questa forma di “de-documentazione” della ricerca è promossa da due diversi soggetti: il Consiglio delle Ricerche, che richiede esclusivamente la pubblicazione e la diffusione di articoli scientifici, e il mercato della ricerca commissionata, ad esempio ministeri e industria, che spesso vuole rapporti molto brevi – e preferibilmente documenti leggeri – rapporti non molto completi con un’ampia presentazione dei dati.

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Dovrebbe essere chiaro a quali problemi questo sviluppo potrebbe portare. La regola fondamentale nella ricerca è che essa sia verificabile e che altri ricercatori, in linea di principio, dovrebbero essere in grado di testare la qualità delle conclusioni avendo accesso agli stessi dati e quindi potendo analizzarli da soli.

Senza questa forma di verifica, la ricerca si trova ad affrontare un problema serio. Con il mio campo di ricerca – la ricerca sul clima – questo è un dibattito particolarmente acceso, confronta i numerosi post su forskning.no sul “problema della mazza da hockey”.

Il mio appello è quindi rivolto al Consiglio norvegese delle ricerche e allo Stato, in quanto committente della ricerca, affinché stabiliscano requisiti chiari per la documentazione – e non solo per la pubblicazione – della ricerca per la quale pagano.

È un requisito semplice e importante; Si tratta di un requisito oggi in gran parte assente.

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