Nuovo film sulla frode climatica: “Climate: The Movie” – Doc

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Nuovo film sulla frode climatica: “Climate: The Movie” – Doc



La crisi climatica non esiste, i modelli climatici sono una stronzata, la ricerca sul clima è diventata un impero mafioso intellettualmente fraudolento e la politica climatica è una frode su vasta scala che causa danni enormi: tutto questo e molto altro è raccontato nel nuovo documentario “Climate : The Movie” del produttore televisivo inglese Martin Dworkin.

Pochi giorni fa il film è stato presentato in anteprima mondiale e giovedì è diventato liberamente disponibile al pubblico su YouTube, X e altre piattaforme. Tra i primi a lanciarlo su YouTube è stato il sito web fakta360.no dello scettico climatico Einar R. Bordewich.

C'è un'impressionante galleria di intervistati in “Climate: The Movie”. Qui troviamo i fisici John Clauser, Stephen Kuhnen, Will Haber, Richard Lindzen e Nir Shaviv, i geologi Matthew Wellicki e Tony Heller, gli astrofisici Willie Sohn, Sally Pallionas e Henrik Svensmark, il meteorologo della NASA Roy Spencer, l'economista Stephen Davis e lo statistico Ross McKittrick, Antropologo. Benny Beiser, il fondatore di Greenpeace Patrick Moore, l'autore Austin Williams, il podcaster Tom Nelson e Claire Fox di Ideas Academy.

Dal loro punto di vista, affrontano gli aspetti scientifici e sociali più importanti di un argomento che è ormai diventato vasto e ha causato profondi cambiamenti nella maggior parte dei paesi occidentali, senza che ci sia una buona ragione per questo. Siamo su un treno climatico fuori controllo e sul punto di schiantarsi mortalmente contro la stazione.

Il lavoro è ricco di presentazioni di dati empirici che mostrano chiaramente che il mondo non è in una crisi climatica, accompagnate da commenti approfonditi di specialisti.

Ma a causa dell’emergere di un mostro climatico scientifico, politico ed economico che nessuno può più controllare, il buon senso è diventato tanto difficile da ascoltare quanto lo era sfidare la visione geocentrica del mondo dei tempi di Galileo. Anche molti degli scienziati presenti nel film sono stati calunniati nel peggiore dei modi e hanno tentato di essere cancellati.

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La base “intellettuale” per lo stato sociale assurdo e antiumano creato dal mostro climatico sono chiaramente previsioni catastrofiche derivate da calcoli computerizzati di modelli climatici non scientifici. Gli sviluppatori di modelli si affidano alla scienza, ma tagliano gli angoli per creare qualcosa che possa essere calcolato e imbrogliano per far sì che i modelli corrispondano al meglio al passato. Evidentemente il risultato non è adatto a dire nulla di certo sul futuro e nemmeno le previsioni erano esatte.

I fisici di Climate: The Movie lo sanno così come gli stessi modellisti. Ma i modellisti e tutti coloro che oggi vivono nell’illusione che il clima minacci l’umanità non hanno alcun interesse a far trionfare la verità.

In un mondo migliore, questo film sarebbe stato trasmesso da emittenti pubbliche come NRK e BBC. Ma stanno lottando con le unghie e con i denti per assicurarsi che nessuno tiri i freni di emergenza che si possono trovare sul treno in corsa.

Il film continua per ca. Con 80 minuti ne vale la pena, anche per chi ha una buona conoscenza dell'argomento. Il grande merito del regista è quello di mostrare meglio di chiunque altro quanto profondamente corrotta sia diventata l'industria del clima, e con essa tutta la società.

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