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-Una delle cose più stupide che abbia mai visto

-Una delle cose più stupide che abbia mai visto

Con il titolo “Black Friday” e le immagini di Romelu Lukaku e Chris Smalling, il quotidiano italiano Corriere dello Sport ha infiammato gli animi.

La prima pagina del Corriere dello Sport di giovedì non è passata inosservata.

Il titolo si riferisce al big match di venerdì di Serie A, che vedrà Inter-Roma. Lukaku e Smalling reagiscono all’anticipazione del Corriere dello Sport.

Lukaku afferma, secondo il rapporto: “Continuate ad alimentare la negatività e il problema del razzismo”. BBC. L’attaccante belga dell’Inter definisce il titolo “una delle cose più stupide” che abbia mai visto.

Smalling definisce il gioco di parole del giornale “folle e insensibile”. Il portiere della Roma, in prestito dal Manchester United, ha invitato la redazione del Corriere dello Sport a “comprendere il potere che hanno”.

“Totalmente inaccettabile”

Il direttore stampa di Roma Paul Rogers ha dichiarato all’Agence France-Presse che la scelta del titolo è stata “orribile”, anche se l’articolo stesso era “positivo”.

L’articolo elogiava i giocatori per essersi opposti al razzismo, ma gli occhi di tutti erano concentrati sul titolo “Black Friday” e sulla foto dei giocatori.

“Nessuno pensa che un titolo del genere sia una buona idea”, ha scritto la Roma in un messaggio su Twitter.

“È assolutamente inaccettabile vedere tanta indifferenza verso il razzismo”, ha scritto in un messaggio la rivale Inter.

La direzione del Corriere dello Sport difende la prima pagina.

“Bianco, nero, giallo. La negazione della differenza è l’ostacolo per ogni razzismo antirazzista. È un titolo innocente trasformato in veleno da chi ha del veleno dentro”, ha scritto il giornale nel suo editoriale.

L'attaccante dell'Inter Romelu Lukaku durante la partita di Champions League contro lo Slavia Praga a novembre.

L’attaccante dell’Inter Romelu Lukaku durante la partita di Champions League contro lo Slavia Praga a novembre.

problema

Il razzismo è diventato un problema ricorrente nel calcio italiano, con diversi giocatori neri di Serie A che sono stati molestati dagli spalti negli ultimi mesi.

La stella del calcio svedese Zlatan, che si dice stia tornando al calcio italiano, è favorevole all’imposizione di sanzioni dolorose.

Indossare una maglietta con la scritta “No al razzismo” o alzare una bandiera va bene, ma non risolve il problema. È meglio perdere tre punti, annullare la partita e recuperare gli incassi dei biglietti per rischiare la retrocessione in Serie B, ha detto Ibrahimovic alla rivista italiana GQ, indipendentemente da quanto riportato dal Corriere dello Sport.

Zlatan Ibrahimovic ha causato il caos nell'Inter quando ha giocato per tre anni in blu e nero, dal 2006 al 2009.

Zlatan Ibrahimovic ha causato il caos nell’Inter quando ha giocato per tre anni in blu e nero, dal 2006 al 2009.

Dichiarazione congiunta

A fine novembre tutti e 20 i club di Serie A si sono riuniti e hanno scritto un comunicato in cui si dichiaravano preoccupati per il razzismo che caratterizza il campionato.

Lukaku, Franck Kessie, Dalbert Henrique, Ronaldo Vieira, Kalidou Koulibaly e Mario Balotelli sono stati oggetto di cori razzisti dagli spalti in questa stagione.

Lo stesso Ibrahimovic ha giocato in Italia per diversi periodi. Ha giocato nella Juventus dal 2004 al 2006, nell’Inter dal 2006 al 2009 e nel Milan dal 2010 al 2012. È stato anche esposto al razzismo. Il padre di Zlatan è bosniaco e sua madre è croata.

– Quando ero in Italia gridavano “Zegenari” (Zingari). “Anche questo è razzismo, anche se mi lodano e vogliono farsi delle foto con me fuori dal campo”, dice Zlatan.

Ha vinto il campionato italiano sei volte: due con la Juventus, tre con l’Inter e una con il Milan.

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