L’estremista italiano condannato è stato estradato in patria

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L’estremista italiano condannato è stato estradato in patria

L’ex estremista di sinistra Cesare Battisti è stato estradato in Italia dopo essere stato arrestato in Bolivia. È stato condannato per quattro omicidi nel suo paese d’origine.

Il radicale italiano di sinistra Cesare Battisti, condannato per omicidio, è stato estradato in Italia dopo essere stato arrestato in Bolivia. Foto: scansione AP/NTB

– L’aereo con a bordo Cesare Battisti è appena decollato ed è diretto in Italia. “Sono orgoglioso e commosso”, ha scritto domenica sera su Twitter il ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini.

Ciò avviene dopo il colloquio tra il premier Giuseppe Conte e il presidente brasiliano Jair Bolsonaro. Inizialmente Battisti doveva essere estradato in Brasile, poi trasferito in Italia per scontare l’ergastolo.

Battisti apparteneva al gruppo di estrema sinistra Proletari Armati per il Comunismo in Italia negli anni ’70. Il 64enne è stato arrestato sabato in Bolivia.

Un tribunale italiano aveva precedentemente condannato Battisti all’ergastolo per aver commesso quattro omicidi, ma lui scappò di prigione nel 1981 e fuggì in Francia.

Prima che la Francia lo estradasse in patria nel 2004, fuggì in Messico e poi in Brasile. Nel 2010, l’allora presidente Luiz Inacio Lula da Silva respinse la richiesta di estradizione dell’Italia e gli concesse asilo.

Il presidente uscente Michel Temer ha annullato la decisione e ha firmato un mandato di arresto e documenti di estradizione prima del nuovo anno, ma Battisti è scappato prima dell’arresto.

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